Mi riconosci… sono Rino!
Rubrica di racconti del Mercatino solidale al Celacanto
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Che afa! Vorrei vedere voi a sopportare questo caldo; voi, che di peli ne avete pochi…
Questo giovedì il sole caldo la fa da padrone ed il mio principale passatempo è cercare l’ombra in ogni angolo del giardino: il mio giardino della memoria! Ricordate come è nato tutto? Come potrei dimenticarlo! Mi chiamo pure Rino! Fortunato io che son gatto di mare!
Oggi al Celacanto sembra tutto rallentato, nessuno si è ricordato della mia razione di croccantini… sono circondato dall’indifferenza del “si salvi chi può!” E’ arrivato l’africano!
Sopravvivrò con questo pelo a questa calura? Speriamo che in serata si alzi il solito venticello e che qualcuno si accorga di me!
“Miao! Miao!”… nessuno mi sente, non ho più fiato per miagolare!
Prima o poi in questo posto qualcuno si chiederà se ho mangiato o no! Benessere sociale! Facile a dirlo! non faccio parte anch’io di questa società! So pure primo cantoniere ma oggi non gliene importa a nessuno, se continua così busserò alla porta del Grillo, il marchese: un giorno gli ho sentito dire a gran voce che sfama intere famiglie, bhè! sfamerà anche me, lui tutto può: cosa sarà mai per lui una piccola razione di croccantini?
Anche lo staff del Mercatino ha studiato come butta il sole e il primo a partire con gli allestimenti è il Bistrot con la Cucina che ha già iniziato dalle prime ore a spargere odori, a dispetto della mia disperata richiesta di cibo!
Il prossimo Natale ho capito cosa chiedere alla Befana: una scopa speciale per Carla; oggi più che mai la sento mugolare: sì, sì, il pavimento bianco è bellissimo, ma lei non mi sembra tanto convinta, tutta presa com’è dalla lotta ai peli; non gliene sfugge uno e oggi, sarà per via del caldo, al mio passaggio mi guarda in cagnesco più del solito… con lei non ci provo neanche!
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Questo stato di debolezza misto al caldo umido dell’africano mi rende irrequieto, ho persino osato oltrepassare la soglia della cucina! Provo a saltellare come Loretta per sfuggire alla prova delle forche caudine tentando di impietosire Viviana; oggi è lei la volontaria scesa in soccorso al nostro cuciniere. Farò breccia nel suo cuore? Magari è lei l’anima pia che stavo aspettando!
Ecco che ad un tratto arriva l’uomo della cassa. Nell’immaginario eroico di Josuè, è uno dei Guardiani della Galassia! Tra gli amici di Lisa Green che popolano la macchia mediterranea, lui incarna lo scorpione: più abile di lui a scovare i difetti altrui non c’è nessuno, guai a contraddirlo!
Sul banco degli eroi del genuino si trova canapa sativa, a detta di Marco (il suo produttore) è un toccasana per i dolori articolari e per la digestione pesante; magari è lui la persona giusta? Gli chiederò di testarla personalmente, solo che, per digerire, bisogna prima mangiare: giusto?
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Ho deciso, stasera mi trattengo tra i tavoli del bistrot, meno affollato del solito ma carico di bella gente; punto dritto al tavolo 5, i miei baffi sono sensibili alle nobili vibrazioni; mi allungo rotolando ai piedi della bimba dai tratti orientali seduta al tavolo di un ospite speciale: è Olivier, l’ho riconosciuto dal mare che ha negli occhi, tutti gli dimostrano un gran bene! Sarà lui il mio santo benefattore?
Le capriole di un gatto fanno sempre un certo effetto: qualcuno si è accorto di me! Tante gradite coccole ma… niente croccantini! C’è un tipo che invoca: “Mamma! Mamma!”. È seduto al tavolo dei musici e con lui non immaginate chi c’è: l’africano in persona! La fama lo ha preceduto, il suo nome è Ousmane, viene dalla Terra di Burkina Faso, la bellissima storia d’amore per la sua Terra e la sua musica missionaria mi riconcilia con il genere umano ed anche con il senso di questa straordinaria calura. La pazienza è la virtù dei forti… il suono dei croccantini accompagna il richiamo di Simona: “popi! popi!” si mangia! è arrivato il tanto atteso momento mio! Niente umido per me nella ciotola, solo croccantissimi croccantini, oggi, l’umido è solo quello che respiro nell’aria di questa metà di luglio!
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