1 – 2 dicembre 2019

Buttasi forni microonde.

Per l’ultimo incontro della Gallery ci siamo ritrovati nell’ex tabacchificio A.C.A.I.T.  a Tricase; ora ci fanno dopo scuola e incontri pubblici, come il nostro sul problema dei rifiuti ai margini delle strade della provincia. Che cosa spinga una persona a lasciare per strada sacchi di spazzatura, bidè, frigoriferi, scarpe, vasi di ceramica, non è chiaro. Ma la nostra non era un’indagine sulla psicologia di un terrorista dell’inquinamento. A condurre i giochi c’era l’associazione Clean Up, un gruppo di volontari che pulisce i luoghi pubblici la domenica mattina, ‘pulire i luoghi per pulire le coscienze’, ha detto il loro presidente Gabriele. Ma il vip dell’incontro è stato Map for Walking, un’associazione di turismo lento fondata dalle camminatrici Luciana e Daniela.

Una decina d’anni fa sono andato a Leon nel Nord della Spagna con un amico. Avevamo scarponcini, un paio di pantaloncini, magliette traspiranti, uno zaino piccolo, una felpa. Per dieci giorni abbiamo camminato verso Santiago attraversando villaggi, campi, statali. Mi piaceva avere un orizzonte ampio davanti, una veduta ininterrotta. Il cielo era dello stesso azzurro che si vede nei deserti americani. Dormivamo negli ostelli per i pellegrini. Mangiavamo nelle trattorie, quando non la sfangavamo con pane e chorizo. Era un percorso indicato con frecce gialle per terra, piccole steli di pietra e segnaletica. E poi c’erano le persone locali. Ogni anno migliaia di persone camminano verso Santiago. È un indotto importante per il Nord della Spagna, soprattutto per la regione d’arrivo, la Galizia, che è tra le meno sviluppate del paese. Sarebbe bello avere qualcosa di simile da noi, qualcosa di bello e sicuro. Stradine dedicate, sentieri puliti su cui camminare. Luciana e Daniela lavorano in questa direzione, organizzano uscite domenicali ma anche veri e propri viaggi, convinte che andare a piedi faccia solo bene e insegni a conoscere i luoghi in cui viviamo. Per un anno hanno mappato i sentieri e i percorsi pedonali del Salento, scoprendo bellezza e brutture sparse.

Non basta bonificare le zone inquinate, ci vuole un programma di educazione civica efficace, probabilmente anche dei deterrenti come foto-trappole e telecamere. E investimenti per aprire nuovi sentieri, corsie pedonali, strade bianche (non asfaltate). Molte persone non sanno nemmeno dell’esistenza degli ecocentri, o se lo sanno, non ci vanno.

Inoltre, manca un centro di compostaggio nella provincia di Lecce, l’unica a non averlo in Puglia.

Bisogna comprendere che quando qualcuno butta una cicca o un forno microonde per terra, o lascia bidoni pieni di rifiuti tossici, crea una doppia minaccia: per la salute degli abitanti e per la creazione di nuovi posti di lavoro nel turismo.

La discussione è stata accesa e sentita, hanno partecipato cittadini, camminatori, il Presidente della 2° Commissione provinciale Nunzio Dell’Abate. Il Sindaco Carlo Chiuri era con noi all’inizio ma appariva irrequieto, fino a quando, rapito da una telefonata ha pian piano guadagnato le ultime file. Che stesse gestendo una crisi nucleare con Trump? Non lo escluderei. E così, sparlando di quello sfigato di Putin, ha sfiorato il buffet alla sua sinistra e si è involato verso l’uscita, nel fitto della pioggia. Avrei voluto dargli una pacca sulla spalla e chiedergli ‘Ehi Carlo, tutto ok?’.

E, dopo averlo pensato così umano e terreno, mi sono ricordato che, dopo tutto, è il primo cittadino di Tricase. Allo stesso tempo, ho fatto un po’ il punto della situazione, essendo questo l’ultimo incontro della Gallery, di cui il Comune è partner.

Inizio a spiegarmi così l’intero movimento di iniziative e attivismo da parte delle associazioni nella gestione della cosa pubblica.

Dopo l’evaporazione del sindaco, abbiamo disposto le sedie in cerchio, guardandoci negli occhi, ed è partita l’assemblea, bella, positiva, rilassata, increspata da alcune criticità, certo. C’era candore nelle voci che assomigliava a una specie di verità.

Avevamo pure l’ospite speciale (manco alla D’Urso): Paolo Cignini della rivista web L’Italia che cambia. Paolo va a caccia di storie positive in giro per l’Italia, per invertire la narrazione di un paese allo sfascio che fanno i media. È venuto su invito di Clean Up, per farsi un’idea su cosa si muove da queste parti.

Ed è a Clean Up che va un plauso, per lo spirito e l’azione insistita. Un altro va a Map for Walking. Un altro a chi è rimasto fino alla fine.

Gallery: un osservatorio partecipante
Esiti del processo
Associazioni e incontri
Istituti Scolastici
Sintesi del progetto

Progetto Gallery: un osservatorio partecipante – avviso pubblico Puglia Partecipa – scadenza gennaio 2019 – Legge Regionale sulla partecipazione N. 28 del 13 luglio 2017.


Metti Mi piace o condividi questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *