Mi riconosci… sono Rino!

Rubrica di racconti del Mercatino solidale al Celacanto

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Anch’io, da questo punto del mondo, “ringraziare desidero” per la diversità delle creature che compongono questo universo singolare: “Bello Mondo” è il titolo della poesia che ha contagiato tutti, anche me e così, l’intera settimana fino a questo primo giovedì di agosto già carico di sorprese…

Ospite della settimana del Mercatino il maestro compositore Fabio Turchetti, uno che, a suo dire, se l’avessero pagato un euro a progetto musicale, oggi sarebbe l’uomo più ricco della terra. Però! Non male come idea: in questo luogo la creatività non manca, abbiamo un intero cassetto strapieno di progetti e di sogni! Con tutti questi soldi avrei anch’io il mio prato dove affondare i polpastrelli.  

Il maestro ha gli occhi azzurro mare carichi di stelle che la passione per la musica accende; in questi giorni di convivenza mi è capitato spesso di vederlo orchestrare tra sé e sé colto da raptus creativo favorito dal divino labirinto delle cause e degli effetti: le parole dell’inno alla bellezza del Mondo e le riflessioni dei giovani bibliotecari sul clima, attivismo e futuri possibili, lo hanno fortemente ispirato.                 

Non capivo perché Raffaella (la sua compagna) e altri musici giunti apposta da Lecce lo chiamassero “il Turco”.  È Carla a porre al posto mio la domanda: “Perché il Turco?”, togliendo quel pizzico di mistero che ha avvolto il Turchetti per tutto questo tempo; anche a Cremona, come qui, si usa abbreviare i nomi, e quindi da Turchetti: “il Turco” per gli amici e quindi anche per me.

Sulla bacheca in sala, questo giovedì, leggo che abbiamo solo due tavoli prenotati, sarà girata voce che il nostro cuciniere è a Maglie al Mercatino del Gusto? In attesa di Alessandro la Cucina si è attrezzata con una squadra di volontari tutta al femminile: Simona e Maria Rosaria ai fornelli affiancate da Raffaella e Viviana. L’attesa di conoscere il responso degli ospiti in sala si avverte nell’aria, saranno riuscite nell’impresa? I nostri ambasciatori tra i tavoli: Davide e Chiara.

A svoltare la serata del piccolo Bistrot arriva un carico di francesi e per la gioia di Davide un tavolo di ospiti spagnoli a cui proporre il menù del giorno: insalata di farro con verdure di stagione e il mitico sciuttiddhu salentino dove peperoni e pomodori la fanno da padroni, l’immancabile piatto formaggio Sciacuddri e la frisa acquistata dal nostro negozietto di fiducia di Barbara e Gianluca. A smorzare la tensione del tanto atteso responso la prima promozione a pieni voti, prontamente restituita in cucina per la gioia delle cuoche! Prova superata con successo!

E’ l’ora dell’evento mi sposto di là al barretto c’è aria di festa e un’atmosfera rilassante, Loretta e Beatrice riempiono i bicchieri per un brindisi speciale: è arrivata su questa terra Violante e Vito è diventato papà, ci mostra le foto con gli occhi stracolmi di felicità mentre il Turco racconta con il suo organetto di Santiago di Compostela e i cammini esistenziali…che bella poesia! Mi sento anch’io ispirato da questo bello mondo!

Mi sta venendo voglia di scrivere una piccola poesia… allora… vediamo… potrebbe essere un sonetto, fatto di endecasillabi “a maggiore” per esempio, con la classicissima rima incrociata, cioè ABBA ABBA CDC DCD (faccio finta di capirne qualcosa di metrica e rime 🙂 perdonate l’ardire) … Ma sì:

Imparaste a conoscermi un pochino
leggendo questo blog
del bel mercato che viene il
giovedì qui celebrato: sono un
gran bel gattone a nome Rino!

Bramo ogn’ora la pappa,
lo spuntino,
meglio se sostanzioso e ricercato,
mangio galvanizzato e mai
saziato a chi voglia
accudirmi faccio inchino.

Non soltanto la pancia, anche
la mente di continuo richiede
nutrimento; per fortuna con
tanta bella gente
ch’ogni giovedì vien non mi
lamento:
atmosfera gioiosa e divertente,
pancia, cuore e cervello han
godimento!


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