Nell’immensa varietà di produzioni letterarie, come anche nei testi di molte canzoni, si trovano tanti riferimenti all’acqua e alle sue molteplici manifestazioni naturali, tanto è profondo il legame del genere umano con il mattoncino più importante della vita sulla Terra. Purtroppo, c’è una pessima notizia: la fabbrica naturale del mondo che produce acqua dolce inizia a dare segni di cedimento! Consoliamoci, il contraltare è che la produzione artistica collegata all’acqua è destinata a intensificarsi nei prossimi decenni J

Scherzo per sdrammatizzare e per aprire ad ogni occasione di conoscenza sull’argomento, perché quando le problematiche sono così complesse come nel caso del ciclo naturale delle acque, ogni appiglio può essere determinante per individuare la personale exit strategy. Come scrivono Elisa Palazzi e Federico Taddia, autori del libro Bello Mondo sul tema dei cambiamenti climatici, “conoscere di più è la prima azione di chi vuol mettersi in azione. Per cambiare le cose.

I numeri dell’acqua

L’utilizzo dell’acqua in agricoltura è un tema di fondamentale importanza per la sicurezza alimentare e la sostenibilità del settore e della vita stessa sul nostro pianeta. Nel mondo, il 70% dell’acqua prelevata da fiumi, laghi e falde sotterranee è destinato alla produzione agricola, e questa percentuale è destinata ad aumentare nei prossimi anni. L’agricoltura irrigua e l’uso dell’acqua in generale ha consentito di incrementare e industrializzare le produzioni alimentari, ma il suo eccessivo sfruttamento ha portato a problemi critici, dalla salinizzazione dei terreni e delle falde al rischio desertificazione. In questo scenario è importante porsi alcune semplici domande: quanta acqua viene impiegata mediamente per persona nella produzione di cibo e altri beni di consumo? Quali sono le criticità legate all’uso dell’acqua in agricoltura? Il fenomeno della salinizzazione, con particolare attenzione alla situazione delle falde salentine, è legato a un uso improprio delle fonti idriche o è solo un problema di riscaldamento globale? Possiamo considerare l’aridocoltura una soluzione sostenibile per le regioni a rischio idrico? Proviamo a capirci qualcosa in più con qualche numero.

… to be continued …


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