Il sapere messo a dimora
L’Associazione L’Orto dei Tu’rat assume la sua denominazione dal precipuo intento di adottare un ecosistema auto sostenibile, estrinsecabile mediante il recupero di strutture arcaiche in pietra “a secco” denominate “Tu’rat”, la funzione delle quali era quella di captare e riutilizzare le arie umide e le nebbie.
Da ciò l’idea originaria si sviluppa in due direttrici, intrecciando l’aspetto tecnico, rivolto alla diffusione del concetto naturalistico, con quello culturale, intriso di aspetti locali, artistici e paesaggistici. La sua reale espressione si concretizza in un percorso che inizia con il mantenimento della vegetazione esistente, caratterizzata da olivi secolari, sino a perfezionare la costruzione di un giardino botanico, fondato sulle basilari peculiarità della macchia mediterranea.
In perfetta simbiosi con l’habitat in cui interagiscono, trovano spazio la cultura e l’arte contemporanea sotto forma di caleidoscopiche rappresentazioni di musica all’aperto, performances di poesia, pièces teatrali, cineforum. Una scenografia naturale che risveglia sentimenti ed emozioni di un tempo perduto ai quali non si è più abituati nemmeno con i più reconditi rimandi.
In questo modo l’Associazione L’Orto dei Tu’rat intende mettere in atto una duplice forma di resistenza sia alla desertificazione delle campagne salentine che all’aridità degli animi che i tempi in cui stiamo vivendo ci costringono. Per questo è sembrato spontaneo e naturale restituire alla terra quello che sino ad ora le era stato sottratto, omaggiandola nel migliore dei modi.
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