Siamo lungo la costa adriatica dove acqua e terra si incontrano, dove il mare con il suo ritmico flusso e riflusso ci ricorda il respiro della Terra e della vita che si rinnova. Qui il Finibus Terrae è incorniciato dalla rete di antiche torri che ci regalano ancora profondi respiri e ampie vedute sul mare: originaria sorgente di vita e di armonia nascosta.

Solitamente si pensa che il paesaggio sia qualcosa di fermo, fisso, vago, come se fosse soltanto la scenografia dentro cui viviamo. In realtà il paesaggio vive con noi, è impastato con la nostra vita, il nostro pensiero, il lavoro, il respiro.

Durante questo lento scoprire noi stessi, cercheremo di raccontare i luoghi che abitiamo, cercando così di comprenderne la loro più intima natura. Non si tratterà soltanto di elencarne le parti, le porzioni, ma di raccontarle a nostro modo e con la nostra voce: narrando, riscoprendo l’intimità dei luoghi e le loro relazioni con la nostra storia, le nostre storie, quelle dei nostri poeti e autori che ne hanno respirato l’aria. Perché in verità il paesaggio non esiste di per sé, ma prende forma solo se c’è qualcuno che lo osserva, lo abita, lo riflette.

Alle nostre spalle, verso l’entroterra, il nostro territorio salentino fa i conti da diversi anni con l’avanzata della malattia che sta togliendo il respiro al paesaggio, negandoci il diritto di respirare, chilometro dopo chilometro con il disseccamento di migliaia di ulivi. Il viaggio che abbiamo immaginato all’aperto, nei vicoli, sui sentieri è una cura per il nostro sguardo, per tornare a godere del paesaggio, ritrovare nuovo ben-essere, trattenere il respiro davanti alla bellezza e il suo Mito.

Riuniti nella stessa vibrazione, nell’impegno comune e civile di rigenerare l’elemento bosco in Salento, guardiamo la nostra Terra con occhi nuovi senza farci soffocare dai modelli di smart city e dai turismi di massa.

È ora di fermarsi, ritrovare il respiro, quello profondo della nostra natura in armonia con il battito di questa terra.

È tempo di sprofondare in un grande abbraccio: quello di una comunità che si sorregge e si riconosce.

Il Percorso ad anello

Il tema 2021 per la 13° edizione del festival è Diritto di respirare un concetto attuale e trasversale che parla di respiro come diritto, oltre che come bisogno. Quel respiro che manca al corpo quando malato, ma anche quando attraversa la città inquinata, rincorrendo ritmi frenetici, performando in apnea.

L’azione della rete del festival su nuovi modelli di viaggio continua e, in un anno segnato dalla pandemia, ora più che mai l’intero settore del turismo deve fare i conti con la necessità di ridisegnare il proprio futuro verso scelte sostenibili e più attente alle comunità e ai territori.

In Salento si propone un percorso ad anello che attraversa i comuni di Andrano, Castiglione d’Otranto, Lucugnano, Tiggiano e Tricase e le rispettive località marine, passando per le varie tappe.

Il percorso ad anello

Il Respiro delle torri

Il Respiro delle torri

Sulle coste salentine si ergono imponenti le torri di vedetta saracene. Questi dispositivi architettonici di difesa di varia fattura, risalenti al XVI secolo, hanno rappresentato per secoli il punto di accesso via mare al territorio e al Regno di Napoli.

La struttura in pietra calcarea locale è riconoscibile nella composizione architettonica nonostante ne esistano almeno due versioni: una circolare e una quadrata. L’elemento caratterizzante è una fascia marcapiano di conci a mezzo toro che divide il basamento rastremato da quella superiore, retta, dove solitamente sono collocate le aperture, ulteriori sistemi difensivi a corto raggio. Il coronamento è solitamente costituito da un accenno di merlatura o archetti pensili che ricordano, soprattutto nelle versioni circolari, una corona.

Questi tratti sono propri di tutta l’architettura spagnola del periodo, anche di quelle più importanti come, ad esempio, il Castello Aragonese di Otranto. Gli attacchi militari nel passato e l’assenza di manutenzione nel presente, costringono le nostre torri in uno stato di rovina. Con IT.A.CÀ 2021 abbiamo deciso di osservarle da un nuovo punto di vista, riconoscendole come guardiane di un territorio oggi lacerato dall’azione mortifera della Xylella sui nostri ulivi e dallo spopolamento. Abbiamo immaginato di ridare loro il respiro.

Nel nostro percorso ad anello, le torri rappresentano i nostri punti di riferimento, i luoghi in cui riflettere su noi stessi e sulla rigenerazione ambientale e sociale che promuoviamo. Qui il respiro è sospeso ed il tempo si ferma. Ci troviamo in un limbo: indagare il passato del nostro territorio o lasciarci stupire dalla natura che ci accoglie. Visiteremo Torre Palane, situata a Marina Serra, recentemente restaurata; Torre Nasparo a Tiggiano, l’unica a pianta circolare, e Torre del Sasso al Mito, dove ci sarà una connessione visiva con le altre due.

IT.A.CÀ Salento 2021

Programma 2021
>> domenica 3 ottobre
>> domenica 10 ottobre
>> domenica 24 ottobre

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